Dogi crac, il giorno dopo. Mogliano e Rovigo deluse: la FIR pensa a loro?

Treviso in pole position per il Pro12 ma Gavazzi potrebbe pensare ai due club con cui sabato scorso a Dublino avrebbe avuto un meeting…

 

ph. Tommaso Del Panta

I più delusi sono i presidenti di Rovigo e Mogliano, quelli che più speravano nella vetrina celtica. Roberto Facchini, presidente dei campioni d’Italia pensa addirittura a mollare la palla ovale: «Personalmente ho accumulato una tale delusione che sarà difficile resti in questo ambiente – dice a il Gazzettino – Non si è parlato di cifre esatte ma si poteva iniziare con la cifra federale e poi darci tutti da fare per raccogliere il residuo mancante con sponsorizzazioni e altro. Ovviamente impegnandosi a rispondere di persona, mica siamo giocatori d’azzardo. Perciò sono deluso. Avevo tante aspettative sui Dogi e sono andate in fumo. Si è persa la grande occasione per fare la squadra del Veneto, sarà difficile si riproponga. Nessuno abbandona la speranza prima o poi di riuscirci. Certo quando si deve ripartire da zero non è più la stessa cosa». A onore di cronaca è qualche mese che dal Veneto arrivano indiscrezioni della possibilità che Facchini lasci, la causa scatenante delle eventuali sue dimissioni non sarebbe perciò la questione Dogi.
Dicevamo poi di Francesco Zambelli, numero uno del Rovigo, l’uomo che sin dal primo momento si è dimostrato il più felice dell’idea di una franchigia veneta: «I Dogi per il momento non si fanno. È una tremenda brutta figura, un tradimento a due anni di movimento».
Parole dure, che mettono a rischio la tenuta dell’alleanza nata due anni fa, il tempo dirà se si tratta solo dell’amarezza del momento o qualcosa di più. In caso di spaccatura del fronte dei club veneto Gavazzi avrebbe segnato un punto sul fronte politico.

 

Ad ogni modo oggi un po’ tutti i media veneti parlano di una possibile candidatura Mogliano/Rovigo pronta a subentrare in caso di fallimento della trattativa tra FIR e Benetton: Treviso rimane l’opzione principe – e l’unica sensata, a questo punto – ma i biancoverdi devono trovare la quadra sulle regole con la federazione. Se la fumata dovesse essere nera Gavazzi potrebbe rivolgersi alle due società venete che si sentono più “scottate”: in quel caso saremmo di fronte a una nuova selezione a controllo federale, non potrebbe essere altrimenti, una sorta di Zebre 2, però completamente da costruire.
Ultimo dettaglio, sono solo indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, ma alla luce di quello che è successo e soprattutto che potrebbe accadere acquistano una nuova luce: rumors raccontano infatti che alla trasferta irlandese al seguito della nazionale ci fossero anche alcuni dirigenti di Mogliano e Rovigo che a Dublino avrebbero avuto un incontro con il presidente federale. Petrarca, San Donà e Benetton invece non c’erano.

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