Un articolo che in realtà è un manifesto
Forse vi potrete risparmiare 7 ore di pullman, e forse potrete santificare la domenica con qualche ora di sonno mattutino in più. Forse vi potere risparmiare anche il panino consumato un pò di corsa durante la sosta in autostrada per concedervi i ben più confortanti tortellini in brodo. Probabilmente passerete il pomeriggio domenicale con il rassicurante confort del vostro divano o al rito della vasca al centro commerciale ad osservare gli sbarluccichii dei colorati festoni natalizi risparmiandovi un probabile piovoso pomeriggio torinese.
Forse non dovrete fare ricorso all’abbigliamento da esploratore polare imposto da quella bava che dalle alpi piemontesi sferza il campo di gioco, permettendovi al massimo un leggiadro cardigan. Nella peggiore delle ipotesi passerete in solitudine delle ore di preziosa introspezione “begmaniana” a riflettere sui massimi sistemi rinunciando alla festosa ma “caciarona” compagnia di gente che pensa “ovale” vive “ovale” socializza “ovale”, insomma gente “ovalizzata”. Forse potete anche risparmiare i 25 euri del costo della trasferta visto che siamo in piena crisi e un comportamento sobrio si impone.
Ma una cosa è CERTA di fronte a tutti questi FORSE. E’ certo che non potrete vedere Ludo che va a recuperare dei palloni impossibili, non assisterete neanche alle apnee da centometrista di Gastaldo e vi perderete gli ubriacanti slalom di Marchiori che deve depositare la palla per forza in mezzo ai pali. E anche le cariche a testa bassa di Barbato vi perderete. Non potrete nemmeno stare con il fiato sospeso osservando come Doglioli si libra in aria per andare alla ricezione dei palloni alti. Vi perderete anche Rizzo che come il migliore dei prestigiatori si nota poco ma c’è sempre, su ogni palla su ogni avversario. E’ certo che gli ingaggi di Dolcetto e Furegon ve li perderete lasciando agli astanti la visione della smorfia dello sforzo che i nostri piloni con nobilissima dignità tendono a nascondere. Anche i placcaggio con lo schiocco di Matias Herenu non potranno gratificare la vostra domenica come del resto le partenze e le cariche “dritto per dritto” di Stanfill. Vi perderete il fasciatissimo Masi che stringe i denti e “pilota” con autorità i lentigradi della mischia e anche la versatilità di Dodo Tonello che, se all’inizio della partita vuoi sapere in quale ruolo gioca, devi vedergli per forza uno dei tanti numeri che può portare sulla schiena. Ne ho quì elencato solo alcuni dei quindici che forse vi perderete, perché oltre a questi ci sono quelli che andranno a Torino, o meglio a Grugliasco, per stare seduti 80 minuti in panchina a soffrire pur senza contatti a incitare pur non essendo spettatori, a portare acqua pur non essendo acquedotti. E poi, per quel che può contare vi perderete la compagnia dei pochi ma buoni supporters, che da festosi ed inesauribili coristi, ignorano il confort del divano, le luci del centro commerciale e se fan due gocce di pioggia ben venga (visto che con queste abbiamo sempre vinto). E tutto ciò per cosa!!! per cosa?….. per cooooosa??? per vedere onorato il rugby e vedere il Rangers Rugby Vicenza……..vincere!!!!!!!!
Hic Sunt Feles
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